Dovrei Stipulare Un’assicurazione Per Il Mio Cane? Quali Tipi Di Assicurazione Esistono?

 L’assicurazione per il cane è obbligatoria? Conviene farla? Perché? Tutte le risposte.

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INDICE

La normativa che vige sulla detenzione dei cani potrebbe essere di difficile comprensione non tanto per i contenuti quanto per le continue modifiche avvenute nel corso degli anni.

In questo articolo vorremmo fare un po’ di chiarezza sull’obbligo di stipulare una polizza assicurativa sul proprio cane per tutelare la sua salute e quella degli altri, sui vari tipi di polizze esistenti e sulla convenienza (o meno) di queste ultime.

Parleremo, inoltre, degli obblighi di legge per i proprietari di cani e affronteremo anche la questione “patentino” e corsi di formazione.

Se hai bisogno di un po’ di chiarezza su questa normativa, e vuoi sapere se e come assicurare il tuo cane, continua a leggere.

La polizza sul cane è obbligatoria? Un po’ di storia e…di ordine!

Rispondiamo a questa domanda velocemente: no. I proprietari di cani non hanno alcun obbligo di stipulare una polizza assicurativa per proprio cane, esclusi alcuni casi specifici che vedremo più avanti. Ma andiamo per ordine.

Obbligo di assicurazione dal 2007

Il Ministero della Salute ha emanato nel 2007 un’ordinanza pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.10 del 13/01/2007 nella quale, visti i numerosi episodi di aggressione a persone da parte di cani, indicava una serie di razze ritenute pericolose, a rischio di aggressività.

Dalla lista, tra le 17 razze incluse nell’allegato dell’ordinanza, citiamo: l’American Bulldog, alcuni cani Pastore, il Dogo Argentino, il Pitt Bull, il Rottweiler ecc.

L’ordinanza, tra le altre cose, obbligava i detentori dei cani a vigilare sul proprio animale nei luoghi pubblici munendosi di guinzaglio e museruola, ritenendoli responsabile civilmente per i danni contro terzi.

In particolare, però, tale ordinanza, all’articolo 3 comma 1, imponeva l’obbligo ai proprietari di cani di stipulare una polizza assicurativa di responsabilità civile per danni contro terzi causati dal proprio cane.

In sintesi, l’ordinanza del 2007 individuava 17 razze ritenute pericolose e imponeva la stipula di un’assicurazione per i proprietari di queste razze.

Annullamento dell’obbligo di assicurazione dal 2009

Alcune ricerche hanno dimostrato che “tutte le razze sono potenzialmente pericolose ed è necessario non focalizzare la prevenzione sull’aggressività di una black list di razze ma lavorare sull’educazione del cane e la formazione del proprietario”.

A seguito di tali ricerche e delle proteste dal mondo animalista, nel 2009 è stata emanata un’altra ordinanza, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 68 del 23/03/2009.

In questa ordinanza veniva dichiarato che l’istituzione di un elenco di razze pericolose “non solo non ha ridotto gli episodi di aggressione ma, come confermato dalla letteratura scientifica di Medicina Veterinaria, non è possibile stabilire il rischio di una maggiore aggressività di un cane sulla base dell’appartenenza ad una razza o ai suoi incroci.”

In sintesi in questa ordinanza si fa un passo indietro sul discorso delle razze pericolose perché anche la comunità scientifica ha dichiarato impossibile stabilire l’aggressività di un cane in base all’appartenenza all’una o all’altra razza.

Inoltre stabilisce altri due importanti obblighi:

  1. sono i veterinari a stabilire se vi è effettivamente un rischio di aggressività in un cane. In tal caso il proprietario viene inserito in un registro che lo obbliga a stipulare una polizza assicurativa di responsabilità civile per danni contro terzi;
  2. vengono istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani con rilascio del cosiddetto patentino.

Le ordinanze successive

Tutte le ordinanze successive, quella del 2013 e la successiva proroga del 2021, confermano quanto stabilito dall’ordinanza del 2009, sia per quanto riguarda l’inserimento dei proprietari nel registro veterinario dei possessori di cani aggressivi, sia per la conseguente stipula dell’assicurazione.

Riguardo ai corsi di formazione per ottenere il patentino, questi si svolgono due giornate (10 ore di teoria e 4 ore di pratica) e sono organizzati dai comuni e dai servizi veterinari delle Aziende Sanitarie Locali.

In conclusione, inizialmente tutti i proprietari di cani, appartenenti ad una razza ritenuta pericolosa dall’ordinanza, dovevano stipulare un’assicurazione.

Successivamente, dal 2009 ad oggi, sono i veterinari che, esaminando un cane già protagonista di episodi di aggressione, possono ritenerlo pericoloso e quindi inserire il proprietario in un registro che lo obbliga a sottoscrivere una polizza.

Per tutti gli altri casi, l’assicurazione non è obbligatoria.

Ma perché farla allora?

È utile stipulare un’assicurazione per il mio cane?

Fatta chiarezza sull’attuale situazione legislativa e appurato che no, non è obbligatoria, vediamo perché potrebbe essere utile avere un’assicurazione per il proprio cane.

Tipi di assicurazione

Esistono due tipi di assicurazione che possiamo fare sui nostri cani. La prima riguarda i danni contro terzi, la seconda riguarda la copertura sanitaria.

1. Assicurazione per danni contro terzi

Immagina di essere al parco o per strada e che Fido ti sfugga. Tutto ciò che può fare, anche se è il cane più buono del mondo, potrebbe essere la motivazione per una richiesta di risarcimento.

Potrebbe spaventare, anche per gioco, qualche bambino o qualche persona che ha la cinofobia, la paura dei cani. Oppure, potrebbe spingere una persona anziana e farla cadere, provocandole qualche ferita anche grave.

In casi come questo, anche se sei sicuro della bontà del tuo cane, potresti ritrovarti in situazioni spiacevoli che ti costerebbero un bel po’ dal punto di vista economico.

Sono questi i casi in cui potrebbe essere utile avere una polizza assicurativa.

2. Assicurazione per le spese veterinarie

Ma se Fido sfugge al tuo controllo, non è detto che debba per forza arrecare un danno agli altri, potrebbe anche ferire se stesso. Attraversando la strada, ad esempio, e finendo investito.

Oppure (è brutto pensarci ma vanno valutate tutte le situazioni) potrebbe ingerire qualcosa di pericoloso e subire un’operazione, o ancora, potrebbe ammalarsi e avere necessità di una serie di analisi e cure.

In tutti questi casi può tornare utile un’assicurazione per le spese veterinarie. In questo modo non sarai costretto a sborsare cifre importanti non previste.

Che tipo di assicurazione scegliere

L’assicurazione per il proprio cane prevede, come tutte le assicurazioni, una serie di scenari possibili, per questo, nel caso in cui dovessi decidere di stipularla, il consiglio è quello di scegliere un’assicurazione che garantisca:

  1. responsabilità civile per danni verso terzi (copertura per le spese di risarcimento danni);
  2. tutela legale (copertura per le spese in caso di ricorso in tribunale);
  3. tutela sanitaria (copertura per le spese veterinarie).

Conclusioni

In conclusione, per rispondere alla domanda “dovrei stipulare un’assicurazione per il mio cane?” possiamo dire che, pur non essendo obbligatoria, in alcuni casi un’assicurazione che copra le spese veterinarie e quelle legali può essere consigliata.

Quando si adotta un cane, è necessario provvedere a lui come se fosse un membro della famiglia.

È indispensabile, quindi, pensare alla sua alimentazione, a scegliere con cura tutti i suoi accessori come il collare o la pettorina, il guinzaglio o i giochi, ma è anche molto importante pensare al suo futuro e alla sua salute, oltre che al proprio portafoglio.

Sta a te decidere qual è la strada più giusta da percorrere per te e per il tuo cucciolo. Noi ci auguriamo di esserti stati utili e di aver fatto chiarezza su questo argomento, rispondendo a tutte le tue domande.

Se hai deciso di stipulare un’assicurazione per il tuo cane e vuoi raccontarci la tua esperienza o hai ancora altre domande, scrivici qui sotto nei commenti!

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