I Cani Possono Mangiare I Nostri Avanzi?

Ecco perchè dovresti evitare di nutrire il tuo cane con gli avanzi. Cosa può mangiare? Scoprilo in questo articolo.

i-cani-possono-mangiare-i-nostri-avanzi-2-2
INDICE

Possiamo nutrire i nostri cani con gli avanzi dei nostri pasti? Oppure rischiamo di nuocere alla loro salute? La risposta non è tanto breve come si vorrebbe, il fatto è che dipende dal tipo di cibo, dalla razza di cane e da molti altri fattori.
Sarebbe meglio evitare e nutrire i nostri amici a quattro zampe con alimenti appositi, tenendo bene a mente quali sono gli ingredienti per loro nocivi.
Per rispondere a questa domanda in maniera esaustiva è necessario focalizzare sull’alimentazione canina.

L’alimentazione animale: aspetti principali

Nel corso dell’evoluzione ogni specie vivente ha affinato caratteristiche morfologiche idonee a trarre nutrimento dall’ambiente esterno.
Nel cane la forma del cranio, delle articolazioni, dei muscoli, dei denti, delle ghiandole salivari e dei succhi gastrici, nonché la struttura dello stomaco e dell’intestino, sono funzionali e specializzate ad una alimentazione prevalentemente carnivora.
Come il suo antenato lupo, ha un senso dell’olfatto altamente specializzato, 42 denti atti a strappare, tagliare e sminuzzare il cibo, un numero inferiore di papille gustative, uno stomaco di notevole capacità con un PH molto acido (atto a digerire anche le ossa e ad abbattere la carica microbica), e un transito intestinale molto rapido. Una struttura cioè da predatore, il cui nutrimento è composto prevalentemente da proteine animali.

Il lungo sodalizio del cane con l’uomo ha portato a variazioni notevoli del fenotipo, alla creazione di innumerevoli razze e anche se nel cane vi è una certa adattabilità dal punto di vista alimentare: non è per niente schizzinoso e qualsiasi cibo gli si proponga di solito viene ingerito. Va ricordato però che il cane rimane carnivoro e la sua dieta richiede una equilibrata proporzione fra i nutrienti necessari per il suo corretto sviluppo e mantenimento.

Quando si parla di dieta equilibrata e di rispetto dei fabbisogni nutrizionali, bisogna prendere in considerazione la piramide alimentare delle necessità nutritive dell’animale, la cui base è formata dai nutrienti che devono essere maggiormente presenti nella dieta e al cui vertice si trovano i nutrienti di cui è necessaria una minor presenza quindi:

  • Acqua
  • Proteine
  • Carboidrati
  • Lipidi
  • Minerali
  • Vitamine

Nessuna sostanza nutritiva agisce isolatamente: per il funzionamento corretto di tutto l’organismo sono indispensabili le interazioni tra i diversi nutrienti.

Il calcolo del fabbisogno nutritivo del cane

L’alimentazione dell’animale domestico può seguire schemi di differente gestione, ma deve tenere presente alcune regole fondamentali: deve essere completa, bilanciata, digeribile, appetibile, atossica.
Per garantire il giusto apporto energetico adattato alle molteplici esigenze e situazioni, al calcolo base del fabbisogno energetico si applicano dei coefficienti in grado di correggere la quantità di cibo in relazione ai numerosi fattori determinati:

  • Razza: poiché ci sono razze tendenti all’obesità e altre all’eccessiva magrezza, razze nordiche con mantelli in grado di limitare la dispersione del calore, razze maggiormente dinamiche altre più sedentarie, ecc
  • Temperamento, che considera le attitudini individuali del soggetto che può avere un comportamento inattivo, calmo, normale, agitato o iperattivo
  • Sterilizzazione, poiché riduce il fabbisogno energetico del 20%
  • dagli stadi fisiologici (la gestazione, la lattazione -che ad esempio è lo stadio della vita- richiede il maggior apporto calorico relativo al numero di cuccioli)
  • Eventuali patologie o interventi, che alle volte oltre al calcolo del coefficiente richiedono anche una variazione della composizione dei nutrienti

In base alle preferenze di gusto dell’animale o alle esigenze di gestione del proprietario è possibile scegliere fra una dieta industriale con mangime secco, umido o misto, oppure una preparazione casalinga.

Ogni singola opzione ha vantaggi e svantaggi: nel mangime preconfezionato, le diete vengono studiate a monte della preparazione. Il calcolo del fabbisogno energetico è un parametro fondamentale della dieta del cane, si esprime in kilocalorie e rappresenta la quota di energia giornaliera di cui il singolo soggetto necessita e che deve essere fornita con l’alimentazione. Nelle alimentazioni industriali questo calcolo viene fornito nelle indicazioni, semplificando così la somministrazione delle dosi adeguate.

Dallo studio alimentare nascono le varie fasce di mangime standard:

  • Cuccioli: il delicato processo di accrescimento nella vita di un cucciolo è fondamentale e può condizionare la sua esistenza futura. Rispetto al fabbisogno dell’adulto, l’apporto nutritivo del cucciolo deve essere molto elevato e di alta qualità. Quando il cucciolo diventa adulto, la crescita si arresta, le sue esigenze nutrizionali cambiano e il metabolismo rallenta
  • Adulti: questa fase è conosciuta come fase di mantenimento perché, terminato lo sviluppo, l’obiettivo è quello di mantenere il peso ideale e il giusto rapporto tra massa magra e massa grassa

Il mantenimento costituisce uno stato stabile nell’animale adulto: deve conservare un peso corporeo costante. L’apporto energetico va adattato alle diverse esigenze e situazioni grazie all’impiego di alcuni coefficienti di calcolo:

  • Età del cane: il fabbisogno energetico, con l’avanzare degli anni cala e oltre alla quantità anche la qualità del cibo deve assecondare questo nuovo stato fisiologico
  • Taglia del cane
  • Patologie e intolleranze: per individui con patologie epatiche, renali, obesità, ecc. esistono mangimi medicati

Il mangime preconfezionato: vantaggi e svantaggi

I vantaggi del mangime preconfezionato sono: la praticità d’uso (anche quando si viaggia), proporzioni nutrizionali complete e bilanciate.
I principali svantaggi sono la non eccellente appetibilità e il costo che, in base alla qualità, può essere molto costoso.

Dieta canina fatta in casa

La dieta casalinga è di più difficile gestione: deve rispettare le stesse regole di bilanciamento, completezza, digeribilità, appetibilità e atossicità, ma deve essere preparato manualmente dal proprietario del cane. Per l’animale può risultare più appetibile, non contiene additivi e si conosce l’origine degli alimenti, ma implica un costo maggiore e un maggiore tempo di preparazione, è più facilmente deperibile, inoltre vi è un alto rischio di errori nel bilanciamento e può richiedere la supervisione del veterinario per la sua stesura o per l’inserimento di eventuali integratori.

Alimenti amati dall’uomo ma velenosi per il cane

Fondamentale è conoscere gli innumerevoli alimenti che per il cane sono nocivi o addirittura tossici: aglio, cipolla, porro, erba cipollina, dolcificanti artificiali, caffeina e teina, noce moscata, cannella, curry e spezie varie, uva e uvetta, noci di macadamia, pasta di pane e pasta lievitata cruda, cioccolato, zucchero e dolciumi, sale, avocado, uova crude, ossicini (in particolar modo quelli di pollo)e latte negli animali adulti.

Dunque possiamo dare i nostri avanzi al cane? Meglio di no!

Per non incorrere in errori che possono danneggiare seriamente la salute del cane, è bene sottolineare che per dieta casalinga si intende la preparazione del cibo per il cane e non la somministrazione dei nostri avanzi, che di norma hanno una cottura adatta alle nostre esigenze digestive e contengono elementi che possono compromettere il funzionamento di alcuni suoi organi.

L’aumento di peso dovuto a una dieta squilibrata per esempio, può seriamente condizionare la qualità della vita del cane, scatenare malattie e ridurre l’aspettativa di vita. Solitamente l’aumento del peso nei cani è causato da uno squilibrio tra l’apporto energetico (calorico) e l’energia (calorie) consumata ed è principalmente dovuto al consumo eccessivo di cibo unito ad una riduzione dell’attività fisica.

I fattori predisponenti possono includere:

  • Razza (fattori genetici) sono frequentemente interessati retriever (Golden, Labrador), Beagle, Bassethound, Cocker Spaniel, bassotto e altre
  • Stato dell’apparato riproduttivo (animale intero o sterilizzato), i cani sterilizzati tendono maggiormente a diventare obesi rispetto ai cani interi
  • Età, l’obesità viene frequentemente osservata nei cani di età superiore ai 4 anni
  • Condizioni concomitanti come malattie endocrine (ipertiroidismo, sindrome di cushing, ad esempio), condizioni che limitano l’attività fisica (osteoartrite, malattie respiratorie, cardiovascolari)
  • Farmaci: progestinici, corticosteroidi possono causare polifagia

Quando un animale è in sovrappeso, è importante chiedere consiglio al veterinario per valutare le condizioni fisiche del cane, l’eventuale presenza di malattie concomitanti, la predisposizione genetica.
Ogni cane è unico e per questo è necessario osservare quotidianamente il suo stato di forma, la sua vitalità, il suo appetito, la comparsa di eventuali segni anomali. In questo modo si può sempre correggere e riequilibrare la razione giornaliera.

Hai trovato questo articolo utile?