ATTUALITA’ – Nell’opinione pubblica italiana si registra una sempre maggiore consapevolezza del ruolo sociale degli animali d’affezione e si avverte l’esigenza di un loro maggiore riconoscimento anche a livello istituzionale e giuridico.
Infatti secondo il Rapporto ASSALCO – ZOOMARK 2018 (relativo al 2017) sull’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia, l’Italia è uno dei Paesi più “pet friendly” sia per la diffusione che per la cura con cui sono accolti gli animali: non più solo membri riconosciuti delle nostre famiglie, ma anche delle nostre comunità.
Anche se un’Anagrafe nazionale degli animali d’affezione ancora non esiste, si stima che i pet presenti in Italia rimangano stabili intorno ai 60 milioni. Più precisamente 60 milioni e 400 mila unità, secondo gli ultimi dati di Euromonitor.
Quelli maggiormente presenti in Italia sono i pesci: con una popolazione di circa 30 milioni di esemplari valgono circa la metà del totale dei pet che vivono nelle famiglie italiane. A seguire, gli uccelli (poco meno di 13 milioni), i gatti (7,5 milioni), i cani (circa 7 milioni) e, infine, i piccoli mammiferi e rettili con 3 milioni di unità.
Secondo una ricerca internazionale effettuata negli Stati Uniti e in diversi Paesi europei, il 67% dei nostri connazionali ha dichiarato di vivere con almeno un pet, collocando l’Italia appena dietro a Stati Uniti e Polonia (70%), che guidano la classifica. Seguono al quarto posto, a parità di punteggio, Repubblica Ceca e Francia (65%). Inoltre, si stima che l’Italia sia prima tra i vari Paesi europei per numero di pet in rapporto alla popolazione, tanti italiani quanti animali domestici: parità raggiunta tra il rapporto numerico tra cittadini e “pet”. Escludendo i pesci e considerando il totale di gatti, cani, uccelli, piccoli mammiferi e rettili, nel nostro Paese risultano presenti 50,3 pet ogni 100 abitanti; l’Italia si colloca perciò al primo posto e precede Francia (46,5), Polonia (41), Spagna (40,2), Germania (39,8) e Regno Unito (30,3)2.
Un approfondimento a parte merita la diffusione dei pet tra gli over 65 in Italia. Gli animali domestici fanno compagnia a 1 anziano su 2. Secondo l’ultimo studio Federanziani, la percentuale di animali tra i senior è salita al 55% rispetto al 39% registrato nel 2015. Il cane è il pet preferito dal 51,6% del campione, mentre i gatti raccolgono il 33,3% delle preferenze. L’80% porta fuori il proprio cane ogni giorno, mentre il 71,2% di chi vive con un gatto dichiara di giocarci giornalmente. Gli over 65, inoltre, non solo accudiscono i propri pet ma anche quelli di familiari e amici. È capitato al 66,7%. Infine, si rileva che nonostante per quasi 1 over 65 su 2 la spesa mensile per alimentazione e cura dei pet pesi molto o abbastanza sul bilancio familiare, per il 78% è fondamentale che il proprio pet sia in salute e felice. Non a caso, la tutela degli animali è il terzo tema in ordine di importanza (viene dopo solo a lavoro e sicurezza) fra quelli che secondo i senior necessitano di maggiore impegno da parte della politica.
Una recente indagine di Eurispes sulle persone che vivono con dei pet evidenzia come il 53,5% degli intervistati dichiari di dedicare una parte consistente di tempo libero per le necessità del proprio animale (passeggiate, gioco, attività all’aperto). Allo stesso modo il 46,2% dichiara di viaggiare solo se anche il proprio pet può farlo. Circa il 58% dei partecipanti all’indagine, infine, dichiara di destinare un budget fino a 50 euro al mese per il mantenimento del proprio pet; più del 30%, invece, spende tra i 50 e i 100 euro.
L’amore per gli animali che contraddistingue gli italiani si evince anche da altri aspetti. Infatti, la classifica dei Paesi “pet-friendly”, elaborata da un noto portale di viaggi, colloca il nostro Paese al terzo posto in Europa, dopo Francia e Germania: gli aspetti valutati sono l’accessibilità ai mezzi pubblici da parte dei pet, nonché nei negozi e nei ristoranti.
La sensibilità si è così radicata nella società civile che, negli ultimi cinque anni, parlamentari di tutti gli schieramenti hanno presentato DDL sui pet al ritmo di uno al mese. A fronte dei 22 progetti rilevati nel quinquennio 2008-2013, nell’ultima Legislatura (2013-2018) sono stati presentati ben 58 disegni di legge relativi a tematiche legate agli animali d’affezione. Tuttavia, nessuno di questi DDL è stato approvato. Nonostante la centralità del tema per l’opinione pubblica, infatti, la discussione sul testo non è mai iniziata per la maggior parte dei DDL. Le richieste avanzate in questi disegni di legge sono diverse; sono relative alla tutela dei pet, alle agevolazioni economiche, al tema dell’impignorabilità e dell’affido, al miglioramento della vita quotidiana, all’introduzione di un’Anagrafe Nazionale, al riconoscimento degli animali da compagnia come esseri senzienti nella Costituzione ecc.

